La Cina riuscirà a evitare una crisi?
Lo scontro fra Stati Uniti e Cina sul piano commerciale si è gradualmente inasprito e potrebbe anche peggiorare prima che si trovi una soluzione, se le due parti continueranno a giocare una partita in cui nessuno è disposto a fare il primo passo. Un deterioramento dei rapporti fra le due superpotenze mondiali rischia di avere conseguenze molto più estese, tra cui uno yuan più debole e un biglietto verde più forte, maggiori tensioni geopolitiche e un rallentamento della crescita economica mondiale.
Un rischio meno visibile, ma potenzialmente più grave, è l'impatto sull'inflazione statunitense: i prezzi più alti provocati dai dazi possono sfociare in un livello di inflazione sorprendentemente elevato, con conseguente correzione sui tassi e le azioni US. Sebbene l'impatto diretto di una guerra commerciale sull'economia americana potrebbe essere marginale, secondo il Fondo monetario internazionale la crescita cinese potrebbe rallentare di quasi il 2% nei prossimi due anni, frenando in misura considerevole l'economia globale. La Cina è considerata da anni un rischio rilevante che, con l'accumulo degli squilibri, potrebbe concretizzarsi davvero, e del resto le tensioni commerciali hanno già fatto crollare il mercato azionario cinese nel 2018. Dopo la crisi finanziaria globale del 2008, la Cina è stata la locomotiva economica che ha contribuito a tirare fuori dalla recessione il resto del mondo, ma non è detto che abbia la forza necessaria per farlo ancora una volta.
Se però il conflitto a colpi di dazi dovesse risolversi, gli asset cinesi potrebbero presentare un'opportunità di acquisto a prezzi d'occasione.
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Da considerare come valuta rifugio e opportunità per beneficiare di un possibile apprezzamento
Mantenere l’esposizione ai Treasury USA a lungo termine - le proprietà difensive possono rivelarsi utili se l'economia mondiale rallenta
Investire nei mercati emergenti non correlati con la Cina - la Cina potrebbe sottoperformare altri mercati emergenti
Occorre essere pronti a investire in azioni cinesi e giapponesi con valutazioni attraenti se le tensioni commerciali si attenuano