Rischio o Opportunità?
I tassi di interesse statunitensi più elevati potrebbero attirare flussi di capitali dirottandoli dai mercati emergenti, perchè si riduce il costo-opportunità di detenere asset americani più sicuri. Inoltre, la combinazione di tassi più alti in USA e stabili altrove dovrebbe rafforzare il dollaro statunitense, rendendo più difficile per i mercati emergenti rimborsare il debito denominato in dollari, mentre esiste anche la possibilità che le politiche protezionistiche e le guerre commerciali mondiali si intensifichino. Ognuno di questi fattori preso singolarmente, o anche in combinazione con altri, non è sufficiente per innescare una crisi nelle regioni emergenti. Tuttavia, il peso di alcuni problemi specifici a livello di singolo paese, come quelli che abbiamo visto in Argentina, in Turchia o in Brasile, potrebbe provocare un contagio, che a sua volta sarebbe amplificato dalle vendite indiscriminate degli investitori in ETF. Nel complesso, però, i fondamentali di molti paesi emergenti restano solidi. Le valutazioni sui mercati azionari e obbligazionari della regione appaiono convenienti, dopo la sottoperformance del 2018, rispetto a quelle dei mercati sviluppati, a cominciare dall'azionario statunitense.
MERCATI EMERGENTI SELEZIONATI
La regione EM non offre opportunità omogenee: sarà importante essere selettivi
ALLOCAZIONE A BILANCIERE
Usare una strategia a bilanciere per combinare asset EM con asset difensivi (come ad esempio dollaro USA, Treasury)
DIVERSIFICAZIONE AZIONARIA
Diversificare l'esposizione azionaria EM fra Asia, Europa, America Latina e Mercati di Frontiera
DEBITO EMERGENTE
Mixare l'esposizione al debito emergente includendo titoli sovrani in valuta forte e titoli di emittenti sovrani e societari in valuta locale